Aristotele propone due concetti di virtù, una ristretta e una larga. La prima è quella legata alla legge. Nell’Etica Nicomachea però egli sottolinea come la giustizia comandi anche virtù come coraggio, temperanza, bonarietà ecc. La giustizia è quindi una sorta di super-virtù in cui è compresa ogni altra virtù, una sorta di metavirtù che sta al di sopra di tutte le altre. È esercizio della virtù nella sua completezza, perché chi la possiede la esercita anche verso gli altri e non solo verso se stessi. Il comportamento “giusto” quindi deve essere altruistico.