Regia Fabrizio Galatea, operatore Paolo Rapalino, montaggio Lucio Viglierchio, realizzazione Zenit Arti Audiovisive
Master contenuto in Le ragioni della bellezza, di Antonio Pinelli. Volume 2, Dalla tarda antichità a Giotto, lezione 2, Nel segno di Cristo – L’evoluzione del Crocifisso nel Medioevo, parte 5 di 7. Il primo crocifisso di Christus patiens, sofferente, proviene quasi certamente dall’Oriente ed è dipinto da un pittore bizantino, anche se realizzato a Pisa nel XIII secolo. Cristo ora è morto, con gli occhi chiusi, non più trionfante e vivo come in precedenza. In questa crocifissione però Cristo appare più addormentato che sofferente, e il sangue non ha ancora valenza drammatica. Con Giunta Capitini detto Pisano, 1250-1254 circa, si ha un’evoluzione. La croce rappresentata da dietro nel Presepe di Greccio di Giotto è probabilmente l’immagine della croce di Giunta Pisano, realizzata per Frate Elia, il primo successore di San Francesco d’Assisi. Il tema del Cristo sofferente è un tema tipicamente francescano e riprese dai domenicani.