Regia Fabrizio Galatea, operatore Paolo Rapalino, montaggio Lucio Viglierchio, realizzazione Zenit Arti Audiovisive
Master contenuto in Le ragioni della bellezza, di Antonio Pinelli. Volume 2, Dalla tarda antichità a Giotto, lezione 2, Nel segno di Cristo – L’evoluzione del Crocifisso nel Medioevo, parte 6 di 7. La prima opera nota di Cimabue è un Crocifisso, 1265-1270 circa, che si ispira chiaramente a Giunta di Capitino detto Pisano. L’anatomia risente ancora dell’influenza bizantina, mentre il Crocifisso che Cimabue realizzò per Santa Croce a Firenze (1275-1285 circa, purtroppo rovinata dall’alluvione del 1966) va verso una naturalezza anatomica, ormai lontano dallo schematismo bizantino. E’ l’inizio di un percorso che troverà in Giotto il suo interprete supremo.