Riprese effettuate presso la Società Dantesca.
Ragazzi presenti: Giulio Bicchi, Anna Buda, Zoe Ranaldi, Luca Torrini
Già nella prima ottava della Gerusalemme liberata, in cui vengono presentati il protagonista unico (il “capitano”, ovvero Goffredo di Buglione) e l’impresa epica (l’ “acquisto”, cioè la riconquista del “gran Sepolcro”), compaiono le forze oppositrici, che si posizionano su più livelli: i nemici dichiarati (“d’Asia e di Libia il popol misto”), un livello più sotterraneo rappresentato dall’Inferno e dalla sua ”controcrociata” , infine, il livello più insidioso, costituito dai “compagni erranti”, con cui fa il suo ingresso nell’epos l’erranza romanzesca e cavalleresca. Nonostante la vittoria finale (che il lettore già conosce), il poema verte proprio sul racconto della fatica necessaria a superare questi conflitti: un epos dunque non muscolare, ma – come quello virgiliano – fatto di patimenti e di sofferenze, contro nemici esterni e interni.