Il professore racconta l’origine del conflitto culturale tra i primi sionisti e gli abitanti dei villaggi arabi in Palestina: si trattava soprattutto di differenze di genere e di costumi, più che di differenze religiose, che crearono leggere frizioni tra le due popolazioni. A questo si aggiunge il fatto che, dopo la I guerra mondiale, il mondo arabo palestinese e gli insediamenti ebraici entrarono in competizione anche per lo sfruttamento economico del territorio e delle risorse. I conflitti nascono per lo più in ambito urbano e scaturiscono dal tentativo dei due gruppi di dominare il commercio nell’area che metteva in comunicazione Asia, Africa e Europa;. A questo si aggiungono gli accordi segreti tra Gran Bretagna e Francia, che miravano a spartirsi il territorio, approfittando della disgregazione politica dell’area e dell’assenza di un potere centrale.