Regia Fabrizio Galatea, operatore Timothy Heys-Cerchio, montaggio Marco Duretti, realizzazione Zenit Arti Audiovisive
Master contenuto in Le ragioni della bellezza, di Antonio Pinelli. Volume 1, Dalla Preistoria all’apogeo dell’Impero romano, lezione 1, Il tempo in trappola – Gli artisti alle prese con la dimensione spaziale del tempo, parte 5 di 9. Il tempo nell’arte, come rappresentare in un’opera d’arte (quadro, scultura o bassorilievo) un racconto e non un singolo istante. L’influenza dell’introduzione della prospettiva scientifica sulla narrazione continua nell’arte medievale. L’espediente non sparisce, ma la dimensione ridotta non significa solo distanza nello spazio, anche nel tempo. Esempio con l’Annunciazione, di Beato Angelico, 1430 circa, l’antefatto è la cacciata di Adamo ed Eva dal Paradiso ed è piccolo e sullo sfondo. Altro esempio da Il tributo, Masaccio, 1425 circa, episodio dal Vangelo, Gesù esorta Pietro ad andare a pescare e con la moneta ricavata pagare il gabelliere. L’azione e il racconto di eventi successivi sono tutti contenuti nel dipinto e le mani dei personaggi indicano il percorso dello sguardo allo spettatore.