Video contenuto nel videocorso ”A scuola di giornalismo”, sezione “Televisione”. Fra i dibattiti più importanti e attuali vi è sicuramente quello sulla libertà della rete. Ne abbiamo parlato con un suo alfiere e pioniere, Angelo Raffaele Meo, professore emerito del Politecnico di Torino. Informatico da sempre a favore del software libero, ha presieduto una commissione per la promozione dell’open source nell’amministrazione pubblica.
La libertà della rete non è solo una questione di ideali: open source significa infatti un grande abbattimento dei costi e lo stato potrebbe risparmiare cifre colossali se utilizzasse software a licenza gratuita. Ma non è certo il risparmio, secondo Meo, a costituire il principale argomento a favore dell’open source, in un dibattito che è principalmente etico. Internet è l’invenzione più importante dell’umanità e molta di questa importanza riguarda il suo impatto sociopolitico: col web si può infatti realizzare – e in parte si è già realizzata – la speranza di un modello di sviluppo diverso da quello che abbiamo sempre conosciuto, fondato non più sulla competizione ma sulla collaborazione. Ben vengano dunque leggi che cerchino di compensare alcuni effetti negativi della libertà di internet, come i pericoli della diffamazione e della cancellazione dei diritti d’autore. L’importante è, per Meo, che ciò non si traduca nel fare concessioni a chi vorrebbe privatizzare la rete, inibendo così il suo potenziale rivoluzionario.