Regia Fabrizio Galatea, operatore Paolo Rapalino, montaggio Lucio Viglierchio, realizzazione Zenit Arti Audiovisive
Master contenuto in Le ragioni della bellezza, di Antonio Pinelli. Volume 2, Dalla tarda antichità a Giotto, lezione 1, La doppia radice del Cristianesimo, parte 2 di 6. Il percorso che porta il Cristianesimo all’uso delle immagini, attraverso il recupero dell’iconografia pagana. Due esempi: la villa romana sotto la basilica di San Sebastiano, 235 d.C. circa, e il cubicolo del buon pastore nelle catacombe di Domitilla, 230 d.C. circa, decorati in modo simile. Le forti similitudini mostrano che i cristiani si rivolgevano alle stesse maestranze dei pagani. Altro esempio Helios sul carro del sole, fine III sec. d.C., mosaico nella necropoli vaticana, nella quale il dio Helios diventa un’immagine di Cristo, o Orfeo citaredo che diventa l’immagine di Cristo come Orfeo musico, III sec. d.C. L’ipogeo di via Latina, che contiene tombe ad arcosolio mostra altri esempi simili, in cui sono Ercole o Isacco o Giona o Daniele a prefigurare Cristo.