Regia Fabrizio Galatea, operatore Timothy Heys-Cerchio, montaggio Stefano Carcereri, realizzazione Zenit Arti Audiovisive
Master contenuto in Le ragioni della bellezza, di Antonio Pinelli. Volume 1, Dalla Preistoria all’apogeo dell’Impero romano, lezione 7, Il “colore” dell’Antico – Policromia nell’arte antica, parte 2 di 7. Il percorso nel colore dell’antico non può che partire dal grande riscopritore dell’antichità classica, Johann Joachim Winckelmann, autore nel 1755 del testo fondante del neoclassicismo: I pensieri sull’imitazione dell’antichità nella scultura e nella pittura. Imitare (capire, non copiare) l’antico per diventare inimitabili. Winckelmann però non andò in Grecia, studiò le copie romane delle opere greche, per cui per lui erano bianche. Unica alternativa al bianco per Winckelmann e i neoclassici fu il colore oro.