Prosegue l’incontro della Bottega di filosofia. Il professor Bisogno analizzerà in questa parte Agostino d’Ippona e la sfida che esso pone riguardo la contrapposizione tra Scientia e Beatitudo, ovvero come è possibile per un uomo aspirare contemporaneamente alla ricerca del vero e allo stesso tempo alla Beatitudo.
Agostino contrariamente a quanto sostenuto da Tertulliano considera la dialettica e le arti liberali delle civiltà pagane (le scienze, l’aritmentica, l’astronomia,ecc..) delle fondamenta necessarie per il curriculum di studi di un vero cristiano.
Nell’arco di due secoli quindi si ha un passaggio epocale da Tertulliano ad Agostino, è un passaggio pedagogico-formativo, e nasce qui l’idea di un curriculum di studi cristiano.
La conoscenza della filosofia per Agostino rimarrà sempre il mezzo attraverso cui sarà possibile per l’uomo sollevarsi da uno stato di ”rudezza” (Eruditio) per arrivare a conoscere la totalità del disegno di Dio. La dialettica in particolare è fondatrice di tutte le scienze, poiché è una scienza appercettiva e perché scienza delle inferenze logiche.
In conclusione Agostino meglio di altri mostra la necessità antropologica dell’uomo di fare filosofia, che non è cancellato dall’esistenza di un sapere teologico ma anzi ne è potenziato.