«Credono alcuni poco pratici dell’Historie che non vi sieno state et siano donne nelle scienze perite et dotte, […] anchor che lo vedano e odono tutto il giorno, persuadendosi che Giove habbia dato l’ingegno e l’intelletto a’ maschi solamente». Questa affermazione si trova in un testo pubblicato a Venezia, nell’anno 1600, da Lucrezia Marinelli. Nello stesso anno era comparsa, sempre a Venezia, un’altra opera al riguardo, ”Il merito delle donne”, pubblicata a otto anni dalla morte della sua autrice, Moderata Fonte, nome d’arte di Modesta da Pozzo. Questa ricca produzione mostra quanto, nella seconda metà del Cinquecento, fosse animato il dibattito sulla parità e disparità di genere e come ai pregiudizi misogini e alle contro-idealizzazioni femminili stesse subentrando piano piano un’argomentazione razionale, frutto di una lucida disamina della condizione sociale delle donne del tempo.