Regia Fabrizio Galatea, operatore Timothy Heys-Cerchio, montaggio Marco Duretti, realizzazione Zenit Arti Audiovisive
Master contenuto in Le ragioni della bellezza, di Antonio Pinelli. Volume 1, Dalla Preistoria all’apogeo dell’Impero romano, lezione 4, Arte e ingegno – La battaglia degli artisti, parte 8 di 8. La lunga battaglia degli artisti per ottenere un ruolo sociale simile a quello dei poeti, dei letterati e degli scienziati. La fine del percorso, gli artisti cominciano a vivere in palazzi signorili. Il primo fu Raffaello Sanzio (di cui vediamo l’autoritratto del 1506), seguito dal suo allievo Giulio Romano (che vediamo in un ritratto di Tiziano del 1536), la cui casa fu molto ammirata da Giorgio Vasari, che fece altrettanto. Vasari si auto-rappresenterà in Zeusi e le fanciulle crotoniati, 1570 circa. La seconda Accademia, dopo quella di Firenze, nacque a Roma, fondata da Federico Zuccari (di cui vediamo l’autoritratto del 1588 circa). Anche le residenze di Zuccari erano magnificenti, come quelle di Vasari e come quelle di Rubens (di cui vediamo l’autoritratto con amici, 1602-04) ad Anversa, quasi un palazzo reale. Ma ci sarà poi il modello della bohème.