Il professor Porro prosegue la comparazione tra la concezione del libero arbitrio di Aristotele e quella di Tommaso d’Aquino. In Aristotele non esiste una vera e propria dicotomia tra volontà e intelletto, poiché non c’è una facoltà autonoma della volontà stessa.
Si ritornerà al punto di partenza del dibattito del determinismo psicologico, ovvero: è la ragione che muove la volontà o viceversa?
Secondo Tommaso sono entrambi motori dell’anima. Saranno analizzate nel dettaglio le tematiche dell’esercizio dell’atto e la specificazione dell’atto secondo Tommaso d’Aquino, per arrivare a comprendere in quali casi, sempre secondo Tommaso, la volontà è determinata dall’intelletto e in quali casi no.