il professor Alliney prosegue la sua trattazione illustrando il pensiero di Enrico di Gand.
Per Enrico di Gand il centro della personalità umana è la volontà e le scelte sono guidate dalla propria autodeterminazione, dopo il giudizio della ragione. A differenza di Goffredo la volontà può scegliere se accettare il giudizio della ragione. Quindi la struttura morale di un soggetto sarà data dal suo aspetto desiderativo, ovvero il mio peccato è determinato da ciò che desidero e non da come ragiono.
Per tutti gli autori intellettualisti trattati la volontà è implicitamente volta verso il Bene, non può desiderare il Male. Permane comunque un margine di incertezza legato alla volontà umana, la quale potrebbe comunque volgersi verso il peccato, poiché siamo creature ontologicamente deboli.