Il professor Alliney introduce con una panoramica generale la trattazione che andrà ad affrontare. Il medioevo è uno snodo importante per la formazione del pensiero moderno. In particolare il volontarismo rappresenta un dibattito importante nella seconda metà del XIII secolo e rappresenta un collegamento tra pensiero antico e pensiero tardo-antico. In Aristotele manca una concezione della volontà come facoltà psichica diversa dalla ragione. Difatti nell’aristotelismo si arriva a concepire un bipolarismo psicologico umano costituito dall’intelletto (ragion pratica) e dalla volontà. Il dibattito suscitato da tale concezione verte sulla seguente domanda: quale parte dell’anima è superiore: l’intelletto o la volontà?
Considerando l’eredità lasciata da questo dibattito alle correnti future, sarà accennato come nella modernità si propenderà a dare il primato alla volontà. Sarà presa in analisi nel corso della trattazione anche la figura di Tommaso d’Aquino, considerato da alcuni un intellettualista, da altri un volontarista moderato.