Il professor Alliney prosegue l’incontro introducendo la figura di Sigieri di Brabante, un intellettualista dell’averroismo latino, ovvero un’aristotelismo radicale. Sigieri concepisce il libero arbitrio come spontaneità del volere che viene però mosso da una causa antecedente, ovvero il giudizio della ragione.
Emergerà la tendenza degli autori medievali a schematizzare il pensiero di Aristotele, in base al loro desiderio di avere dei modelli filosofici stabili. Si osserverà come da Tommaso d’Aquino in poi il giudizio della ragione pratico è sempre concepito come un sillogismo pratico.