L’influenza musicale femminile è legata, nel Rinascimento, alla storia del madrigale, componimento poetico destinato a rendere musicalmente
il culto della figura femminile. Vittoria Aleotti (1575 ca-dopo il 1620) fu un’autorevole compositrice di madrigali, enfant prodige che passò la vita nel Convento di San Vito e pubblicò, con il nome d’arte di Raphaela Aleotta, una raccolta di madrigali, tra cui Io v’amo, vita mia:
”Io v’amo, vita mia, volli sovente dire
ed ardo, ahi lasso,
chiuse la voc’ entro le labbia Amore
e mi cangiar d’huom vivo in muto sasso.
Amor, ma se tu vuoi che i miei martìri
io pur taccia e sospiri,
tu dilli a lei che mi consuma e sface
e le riscalda il sen con la sua face.”