Regia Enrico Cerasuolo, operatore Paolo Rapalino, montaggio Marco Duretti, realizzazione Zenit Arti Audiovisive. Domande intervista Elena Rivetti. Si ringrazia il Museo Diffuso della Resistenza, della Deportazione, della Guerra, dei Diritti e della Libertà di Torino.
Le pietre di inciampo (Stolpersteine) sono un monumento diffuso e partecipato ideato e realizzato dall’artista tedesco Gunter Demnig per ricordare le singole vittime della deportazione nazista e fascista. L’artista produce piccole targhe di ottone poste su cubetti della dimensione dei porfidi delle pavimentazioni stradali, che sono poi incastonati nel selciato davanti all’ultima abitazione scelta liberamente dalla vittima. Le incisioni delle pietre riportano il nome della persona deportata, l’anno di nascita, la data e il luogo dell’arresto, della deportazione e della morte. Fino ad oggi, Gunter Deming ha posato più di 60.000 pietre in 21 paesi europei. Qui assistiamo alla posa di alcune pietre d’inciampo il 17 gennaio 2017 a Torino, per onorare la memoria di Adua Nunes, Gemma Vitale in Servadio, Sara Levi in Vitale, Felice Scaringella, Leone Sinigaglia, e ascoltiamo dalle parole di Gunter Deming (sottotitolate in italiano) il racconto della nascita e del significato della sua straordinaria e unica opera artistica. La posa delle pietre a Torino avviene una volta all’anno, sulla base delle richieste dei familiari e coinvolgendo grazie al Museo Diffuso della Resistenza le scuole, che lavorano in preparazione dell’evento sulla biografia delle vittime della deportazione.