Quale fu l’obiettivo del terrorismo di destra, definito anche con ”strategia della tensione”? Fu quello di fermare le forze politiche progressiste o riformiste e cambiare il sistema istituzionale, in modo da impedire l’ascesa del comunismo in Italia: la strategia prevedeva di creare un clima di paura che portasse ad un irrigidimento della democrazia su posizioni autoritarie, attribuendo gli atti terroristici a movimenti di estrema sinistra e anarchici. Giovagnoli racconta di Giuseppe Pinelli e della strage di Piazza Fontana.
La strategia della tensione nacque quando iniziò a scomparire in Italia l’eredità del fascismo, verso la fine degli anni sessanta, in concomitanza con il cambiamento generazionale. I giovani che ne raccolsero l’eredità si sentivano una minoranza isolata e ”diversa”, e fu questa la miccia che portò alla trasformazione dell’ideologia in violenza.