Il mito del Medioevo come età di passaggio, storicamente debole, è da superare. Grassi sostiene che il Medioevo ha una sua filosofia generale, come capacità generale di cogliere il senso del mondo, e una sua filosofia specifica, cioè modi distinti di teorizzare. Inoltre non possiamo identificare la filosofia medievale con la Scolastica, perché ci sono tante scolastiche e molte filosofie medievali. Siamo di fronte a pensiero filosofico ricco, che presenta una periodizzazione complessa. Grassi ritiene dunque che l’insegnamento della filosofia medievale renda possibile il fondamentale incontro con l’arte del pensare degli autori medievali.