Grassi sottolinea come la storia della filosofia medievale venga generalmente ignorata nella scuola secondaria superiore. Questo avviene a causa di pregiudizi intellettuali o ideologici, secondo i quali nel Medioevo non ci sarebbe filosofia: le riflessioni medievali sono interpretate come una ripetizione della filosofia greca oppure vengono criticate per l’inconsistenza dei problemi affrontati e per la debolezza del metodo di ricerca usato (l’argomentazione si basa sull’autorità).