Master contenuto in Processo storico di Giancarlo Monina, con Franco Motta, Sabina Pavone, Ermanno Taviani.
Citazione da The New World (The New World - Il nuovo mondo) di Terrence Malick, USA 2005.
Nel 1607 tre navi inglesi finanziate dalla London Virginia Company attraversarono l’Oceano Atlantico in cerca di tesori leggendari. Approdati sulle rive del Fiume James, in Virginia, fondarono la colonia di Jamestown. Poiché i 103 uomini a bordo delle navi erano in realtà degli aristocratici impreparati ad affrontare le avversità del Nuovo Mondo, la colonia iniziò subito a lottare per la sopravvivenza, abbandonando rapidamente i sogni di facili ricchezze. Il Capitano John Smith fu incaricato di cercare rifornimenti, risalendo il Fiume Chickahominy. Nel corso di quella spedizione, i membri della tribù indiana di Powhatan, che regnava in quella regione, attaccò Smith e ai suoi uomini. Rimasero tutti uccisi, tranne Smith, che venne condotto al loro villaggio. Lì incontrò la figlia del capo, Pocahontas.
Nello spezzone: il 14 giugno 1607 gli inglesi fondano un nuovo insediamento britannico nel nuovo mondo: Jamestown, nella colonia della Virginia, così chiamata in onore della regina Elisabetta I, soprannominata la “regina vergine”.
Il primissimo incontro tra nativi e inglesi viene ripreso da sapienti movimenti di macchina e reso efficacemente sullo schermo grazie a un notevole montaggio. Malick restituisce con delicatezza e attenzione i primi sguardi e i primi gesti attraverso i quali indigeni e britannici si scorgono, si annusano, si studiano.