Master contenuto in Processo storico di Giancarlo Monina, con Franco Motta, Sabina Pavone, Ermanno Taviani.
Citazione da The Mission (Mission) di Roland Joffé, UK, Francia 1986.
Nel XVII secolo, in piena fase di colonizzazione del Nuovo Mondo, i gesuiti sfidano lo strapotere dei regni di Spagna e Portogallo creando delle ”zone franche”, nelle quali gli indios sfruttati dagli europei vengono convertiti al cristianesimo e vivono come gli unici padroni di se stessi. È qui che il missionario Irons e l’ex avventuriero e fratricida De Niro, roso dai rimorsi, si dedicano alla cura e all’assistenza materiale e spirituale degli indigeni, suscitando le ire e la violenta reazione dei potenti. Film vigoroso e struggente, con splendidi paesaggi e una colonna sonora di Ennio Morricone al suo meglio.
Nello spezzone la battaglia finale tra le truppe ispano-portoghesi e gli indios guaranì termina con una carneficina. Gli indigeni sono quasi tutti uccisi, e insieme a loro anche i missionari gesuiti protagonisti del film. Le truppe europee, incaricate da un emissario del papa di porre fine all’esperienza missionaria per difendere il potere della Chiesa cattolica in Europa, non risparmiano le cannonate e i colpi di fucile nemmeno alle donne e ai bambini che assistono alla celebrazione di una messa nel villaggio.
La scena della battaglia si conclude con le case degli indios in fiamme: sembra che non sia stata distrutta solo la missione gesuitica, ma anche i presunti pacifici intenti di una Chiesa che si rivela sottomessa e coinvolta nei giochi ben poco spirituali dei sovrani europei di metà Settecento.