Caterina Percòto è una donna vissuta per quasi l’intera esistenza nelle campagne di Udine; i suoi racconti, destinati soprattutto alle lettrici di varie riviste nord-italiane, sono disseminati di valori risorgimentali.
Novelle di successo, dunque, quelle di Percoto, ma dalla circolazione resa difficoltosa da editori poco attenti o, peggio, dalla censura austriaca, che non poteva tollerare certi riferimenti politici. Almeno fino all’Unione nazionale (Udine divenne italiana solo nel 1866), i Racconti di Percoto erano una specie di libro proibito, bandito dall’editoria imperiale. Eppure Caterina riuscì, nonostante l’isolamento, a essere pubblicata e celebrata. Lo stesso destino non toccò a una sua coetanea marchigiana, Paolina Leopardi, sorella di Giacomo, che vide sfumare non solo diverse proposte matrimoniali, ma anche la possibilità di diventare scrittrice