Regia Fabrizio Galatea, operatore Paolo Rapalino, montaggio Cristina Monti, realizzazione Zenit Arti Audiovisive
Master contenuto in Le ragioni della bellezza, di Antonio Pinelli. Volume 2, Dalla tarda antichità a Giotto, lezione 2, Nascita di un genere – Dal paliotto alla pala d’altare, parte 4 di 8. La Toscana, insieme alla Catalogna, è la regione dove sono conservati più paliotti, che testimoniano il processo che portò verso la pala d’altare. La Madonna dagli occhi grossi del Maestro di Tressa, 1215 circa è quasi certamente la parte centrale della tavola del Duomo del cattedrale di Siena, poi sostituita dalla Maestà di Duccio. Sempre del Maestro di Tressa e dello stesso anno è Cristo benedicente tra i simboli degli evangelisti e Sei storie della croce, un dossale, paliotto diventato poi pala d’altare. La posizione delle iscrizioni è un segno che indica se si tratti di paliotto (iscrizione in alto) o pala d’altare (iscrizione in basso). Altri esempi del Maestro del Bigallo, dossale di San Zanobi e di Bonaventura Berlinghieri, San Francesco e storie della sua vita.