Le migrazioni e la diversità culturale del mondo
Autore: Cristiano Giorda - Realizzazione: EICON Torino - Redazione: Loescher Editore - Crediti immagini e video in coda al video.
Il video introduce la migrazione come una strategia fondamentale per la sopravvivenza e il miglioramento della vita, attuata da tutti gli esseri viventi, inclusi umani, animali, uccelli e persino piante. Si distingue tra migrazioni temporanee (come quelle degli studenti) e stabili, sottolineando che gli esseri umani, da nomadi nella preistoria, sono diventati stanziali con l'agricoltura, ma la migrazione persiste quando un luogo diventa inospitale o insufficiente.
Le migrazioni si dividono in interne (all'interno di uno stesso comune o paese) e internazionali. L'Italia è stata protagonista di un massiccio esodo migratorio tra '800 e '900, con milioni di emigranti diretti verso le Americhe e l'Europa. Oggi, quasi 300 milioni di persone sono migranti, un numero in crescita, spinte principalmente da guerre, disuguaglianze economiche, ricerca di lavoro, sicurezza, e migliori condizioni di vita e sanitarie.
Il cambiamento climatico sta inoltre alimentando i "migranti ambientali", costretti a lasciare terre rese inospitali. Le migrazioni portano cambiamenti culturali, nei costumi, credenze e linguaggi, rendendo le città multiculturali. I migranti creano connessioni tra luoghi, condividono conoscenze e influenzano sia le loro terre d'origine che quelle d'accoglienza.