Marco Aime spiega che se c’è un dato che accomuna tutte le società umane, è che nessuno lascia il corpo così com’è. Tutti in qualche modo interveniamo sul nostro corpo, è come se in qualche modo dovessimo operare per strappare il corpo alla sua essenza troppo “naturale” e renderlo sempre più ”culturale”. Il corpo umano diventa così, attraverso le varie pratiche di decorazione e modellamento, che vanno da riti antichi fino alla moderna chirurgia plastica, come una sorta di foglio bianco, su cui ogni società sembra voler scrivere, sembra voler marcare e affermare una propria identità specifica.