L’essenza della tecnica è il logos. Il logos è anche il primo strumento che rende l’uomo “umano”.
Attraverso la tecnica della parola si costituisce la comunità degli esseri umani.
L’umano è là dove dentro il “me” parla il “noi”.
In realtà, le parole ”mi” parlano e, parlando, io non faccio che riattivare un processo infinito.
Per contro, c’è sempre il rischio che si radichi la convinzione che dentro la logica dianoetica della parola abiti la verità.
Da qui nasce la superstizione.