Video contenuto nel videocorso ”A scuola di giornalismo”, sezione “Televisione”. Sono passati i tempi in cui la televisione era considerata la “voce della verità”: per fortuna oggi le persone non la guardano più come un oracolo. Tuttavia rimane ancora adesso il principale strumento di informazione (e formazione) mondiale e lo è in misura maggiore in quei paesi come l’Italia, in cui la lettura è un abitudine poco diffusa.
Battista Gardoncini ricostruisce in pochi minuti la storia del medium più amato dagli italiani, dal monopolio Rai degli esordi all’avvento dei canali privati, fino all’odierna proliferazione dei canali tematici in alta definizione, disponibili in linea in modalità streaming o on demand. Con la rivoluzione del web, infine, ogni utente può crearsi il proprio palinsesto e il modo di vivere i contenuti televisivi è cambiato.
Anche il giornalismo televisivo, come la carta stampata, inizia a subire pesantemente la concorrenza di internet: nonostante il progresso e la semplificazione della tecnologia necessaria, infatti, i costi restano altissimi e molte volte per far quadrare i conti si è costretti a aumentare il canone, la pubblicità o peggio a tagliare il personale.
A farne le spese, ovviamente, è la qualità dell’informazione, che diventa meno professionale e sempre più dipendente dai suoi finanziatori.