Nei Promessi sposi Manzoni intende ”sliricarsi”, ovvero superare la dimensione lirica della tradizione italiana e uscire dall’angolatura unidimensionale dell’io. Per far questo, nel romanzo si riappropria di una lingua ”della realtà” (il fiorentino parlato dalle persone colte) e mostra il mondo come appare dal punto di vista dei diversi personaggi; inoltre, egli riesce a non mettere il ”cuore” in primo piano e rinuncia alla ”fantasia ” in favore della ricostruzione storica e del ”verosimile”.