testi, regia e montaggio: Patrik Ugone, Sara Gardoncini, Francesco Manto - Scribacchini srl.
Le immagini che vediamo ogni giorno sono fatte di pixel, piccoli quadratini colorati che compaiono quando una fotografia digitale viene ingrandita, o quando la sua qualità è molto bassa. Nel suo sforzo di riprodurre la perfetta continuità della realtà sotto i nostri occhi, la tecnologia ha intrapreso una corsa infinita verso risoluzioni sempre più alte, capaci di rendere i pixel quasi impercettibili.
Per molti secoli, tuttavia, i nostri antenati hanno ritenuto che la massima espressione della bellezza risiedesse proprio in raffigurazioni composte da piccole (ma ben riconoscibili) tessere colorate: i mosaici. Per tentare di comprenderli, non c’è forse niente di meglio che una visita a Ravenna, dove sono conservati alcuni dei migliori esempi di quest’arte antica.
La città, a partire dal 402 d.C, fu in successione capitale dell’Impero romano d’Occidente, del regno dei Goti, e infine il secondo centro più importante dell’Impero romano d’Oriente di Giustiniano.
Durante questo periodo, lungo all’incirca due secoli, vennero eretti molti dei monumenti che ancora oggi la rendono celebre in tutto il mondo, e ognuno di essi venne decorato dai più grandi maestri mosaicisti dell’epoca.