Master contenuto in Cinema e letteratura, 40 film per un confronto tra i linguaggi, risorsa per Rosa fresca aulentissima, di Corrado Bologna, Paola Rocchi. Citazione da I Promessi Sposi di Mario Camerini, Italia, 1941 (adattamento da I promessi sposi di Alessandro Manzoni, 1827 e 1840 e 1842). Tonio e Gervaso, con la scusa di un debito da saldare, si fanno ricevere da don Abbondio nel cuore della notte. Fattisi da parte, appaiono alle loro spalle Renzo e Lucia per pronunciare la formula di rito di fronte ai due testimoni e al curato, il quale, tuttavia, con una pronta reazione, sventa il piano. Don Abbondio fugge e dà l’allarme, mentre tutti gli altri restano chiusi dentro. Accorrono Perpetua e il sacrestano che suona a distesa le campane, il cui suono sveglia tutto il paese e mette in fuga i bravi di don Rodrigo. Menico, un ragazzo parente di Agnese, da loro catturato si libera e va a dire a Renzo e Lucia di raggiungere fra Cristoforo a Pescarenico.