Testo, riprese, voce, montaggio a cura di Scribacchini srl. Musica sigla: Free Jingles Bell London, Lino Rise/free-intro-music.com, CC BY 3.0, base musicale: Evening Fall Harp: Kevin MacLeod. Referenze video e iconografiche: Panorama rovine templi: Baraka, Magidson Films/1992/Al!ve AG/2010; distruzione del tempio di Baalshamin a Palmira: www.huffingtonpost.it; Soldato dell’autoproclamato Stato Islamico, ISIS: eointernational.wordpress.com; militanti dell’Isis distruggono statue antiche nel museo di Mosul: http://english.alarabiya.net; Palmira (Siria), veduta dell’arco di trionfo e scorcio della via colonnata: Aotearoa, 2006/Wikimedia Commons; The Reception of the Ambassadors in Damascus: Wikimedia Commons; Locator map for the Umayyad Caliphate at its greatest extent, c. AD 750: Gabagool/Wikimedia Commons; Pyxid bearing the name of Prince Al-Mugẖīra: Marie-Lan Nguyen (2005)/Wikimedia Commons; Mezquita de Córdoba: José Luis Filpo Cabana/wikimedia Commons; Gerusalemme: veduta della Cupola della Roccia dall’arcata alla sommità della scalinata di accesso: Chad Rosentha, 2009/Wikipedia/Wikimedia Commons; Gerusalemme, cupola sulla roccia, 689-691, interno; Veduta aerea della moschea omayyade di Damasco: © Yves Gellie/Corbis; Il castello di Qasr al-Kharana in Giordania: High Contrast/Wikimedia Commons; FSA rebels cleaning their AK47s in Aleppo: VOA News; Scott Bobb reporting from Aleppo, Syria/Wikimedia Commons; Grande moschea Omayyade in Aleppo, Siria: Feldstein&action=edit&redlink=1/Wikimedia Commons; Damasco (Siria), grande moschea, mosaici esterni: © Alexander Ryabintsev /Shutterstock.
Oggi la parola califfato è associata soprattutto allo Stato Islamico, che si è autoproclamato tale; uno dei regni più integralisti mai conosciuti, che non esita a distruggere opere d’arte vecchie di millenni bollandole come opere di infedeli.
Prima di questi tristi sviluppi, tuttavia, “califfato” era sinonimo dell’apogeo della civiltà araba in epoca medioevale e di un impero che fu per diversi secoli uno dei centri della cultura mondiale. L’arte araba del periodo ne è testimonianza.