Nel Dialogo de’ massimi sistemi Galileo sostiene la necessità di osservare in modo empirico la natura e di applicare lo stesso metodo anche al ”mondo di carta” (ovvero i testi di Aristotele e la Bibbia), non negandone l’autorevolezza ma circoscrivendola ai soli campi che gli sono propri; in caso di evidente contraddizione tra questi testi e ciò che è osservabile con i sensi deve essere sempre la scienza ad avere l’ultima parola.