Master contenuto in Processo storico di Giancarlo Monina, con Franco Motta, Sabina Pavone, Ermanno Taviani.
Citazione da Buongiorno, notte di Marco Bellocchio, Italia 2003.
Negli anni Settanta, Chiara è una giovane terrorista coinvolta nel sequestro del leader della D.C. Aldo Moro. Chiara vive con molto disagio la sua doppia vita fatta da un lato di normalità (lavoro, colleghi, il suo ragazzo), dall’altro di appartenenza a una cellula armata. Attraverso i suoi occhi rivive il clima degli ”anni di piombo” e il travaglio dei brigatisti, stretti fra la fiducia nell’avvento della rivoluzione e la realtà quotidiana fatta di clandestinità e piccole e grandi tragedie.
Nello spezzone gli esponenti della politica definiscono il processo dei brigatisti una delirante follia, ma i rapitori sono più che mai fedeli alla convinzione che «la classe operaia deve dirigere tutto», come mostra bene Bellocchio in questa sequenza.