Dal codice Chantilly, la canzone d’amore Belle, Bonne, Sage, la cui partitura assume l’aspetto di un allegorico cuore (Chantilly, Musée Condé), è un ottimo esempio dell’Ars subtilio medievale. Questa tecnica consisteva nel creare melodie su pentagrammi di una foggia tutta particolare, volta a stupire e suscitare curiosità in chi osservava lo spartito.
Baude Cordier, l’autore di questo brano, aveva un modo di melodiare originale ed “emotivo”: lo spartito ha la forma di un cuore, allegoria del dono da dedicare all’amata: il compositore offre alla donna il suo amore con la musica:
«O bella, buona, saggia, nobile
e gentile, in questi giorni che
la stagione si rinnova, vi faccio
il dono di una nuova canzone
dentro al mio cuore che a voi
si dichiara. Non siate riluttante
ad accettare questo dono, vi
supplico mia dolce damigella.
Vi amo così tanto da non
avere nessun altro proposito.
Sappiate inoltre che voi siete
famosa per essere definita da
tutti: fiore di bellezza tra tutti il
più bello».