Il Seicento è il secolo del Barocco ma anche di una nuova ondata misogina e conservatrice che, anche da parte dei poeti più moderni, come Marino, travolge le donne scrittrici.
Tra le vittime, suor Arcangela Tarabotti, costretta al velo dai familiari, che in monastero riuscì a portare a termine una serie di scritti, grazie ai contatti, pur mediati, con tipografi e editori.
Figura importante dell’epoca è anche Margherita Sarrocchi. Napoletana di origine, fu educata in monastero, a Roma, ed ebbe insegnanti importanti di letteratura e matematica. Ma fu una parentesi, visto che ebbe marito e ne rimase presto vedova. Divenne amica di Galileo Galilei a Roma, nel 1611, e iniziò con lui un’affettuosa e insieme erudita relazione epistolare. Sarrocchi era infatti attiva in varie accademie, quelle istituzioni che spesso erano circoli di ritrovo privati e che consentirono alle donne un accesso, pur limitato, a conoscenze e cultura, soprattutto scientifica.