L’affermazione delle poetesse Eva Cattermole, Annie Vivanti e Vittoria Aganòor, nei decenni che videro in Italia il classicismo cedere il passo al Decadentismo, segna un cambiamento fondamentale nella considerazione della letteratura femminile. Diversamente dalle celebri poetesse che si erano dovute porre nel solco del petrarchismo pur con rielaborazioni originali, le loro eredi ottocentesche scelgono vie alternative, anche grazie a radici culturali diverse (scozzesi per Cattermole, anglo-tedesche per Vivanti, armene per Aganòor). L’educazione ricevuta, i contatti intellettuali, le ramificazioni familiari europee ed extraeuropee, i viaggi arricchiscono le raccolte delle poetesse di fine Ottocento e inizio Novecento, protagoniste di un panorama letterario quanto mai variegato, sotto tutti gli aspetti.