Un narratore senza nome ci guida fra i suoi ricordi d’infanzia, nei suoi primi incontri con i figli dei Finzi-Contini, Alberto e Micòl, suoi coetanei resi irraggiungibili da un profondo divario sociale. Ma le leggi razziali, che calano sull’Italia come un nubifragio improvviso, avvicinano i tre giovani rendendo i loro incontri, col crescere dell’età, sempre più frequenti. Teatro di questi incontri, spesso e volentieri, è il vasto, magnifico giardino di casa Finzi-Contini.